Poesie
Oltre
alla
Pittura,
coltivo
la
mia
intensa
passione
per
la
Poesia
e
ho
pubblicato
una
silloge
intitolata
“
Accarezzando
l’ignoto
”,
che
abbraccia
tre
fasi
specifiche
del
cammino
esistenziale:
il
Tormento,
la
Consapevolezza
e
la
Rinascita.
Recentemente
ho
iniziato
a
partecipare
a
importanti
concorsi
letterari,
ottenendo
gratificanti
riconoscimenti
e
comparendo
in
diverse antologie
.
Premi conseguiti
•
Premio
Speciale
Unico
per
l'Abruzzo
ottenuto
con
la
Silloge
Inedita
intitolata
"La
libellula
non
ha
un
padrone"
nell’ambito
della
XXXIV
Edizione
del
"Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
"Histonium.
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:"N
ella
Silloge
la
vita
appare
come
un
"volume
che
non
si
può
comprare"
e
che
ha
troppe
pagine
di
cui
non
possiamo
disfarci.
All'interno
di
questo
volume
alla
giovane
poetessa
piace
volteggiare
impunita
e
in
piena
libertà
come
una
"libellula
che
non
ha
padrone",
ingurgitare
"pillole
di
pensieri
estasianti",
rifiutando
"sentenze
di
sguardi
ignoranti"
e,
infine,
diventare
"guerriera"
con
un
sentimento
positivo
del
sé
contrapposto
ad
una realtà mediocre
".
•
Inserita
nell’
Antologia
della
II
Edizione
del
Premio
Lorenzo
D’Orsogna
con
la
poesia
“
L’incanto del sublime
”.
•
Segnalata
nell’ambito
della
XXI
Selezione
di
Poesie
“Giuseppe
Porto”
di
Pianella
,
con
la
poesia “
L’ardire di Pegaso
”:
•
Premio
Speciale
del
Presidente
ottenuto
con
la
poesia
“Orizzonti
di
rinascita”
nell’ambito
della
XXXIII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
“Histonium”
.
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:
"
Nei
versi,
intensamente
riflessivi,
la
poetessa
approfondisce
innanzitutto
le
difficoltà
e
le
paure
che
l'hanno
resa
"così
restia"
ad
esternare
la
ricchezza
di
valori
presente
nella
profondità
del
suo
cuore,
attraverso
la
quale
potrebbe
vincere
l'agonia
e
il
gelo
del
cammino
esistenziale.
Poi
lei
compie
una
virata
di
rinascita,
ritrovando
nelle
emozioni
"vive
e
potenti"
l'aiuto
più
efficace
per
spazzare
via
le
nubi
e
vivere
nella
pienezza
della luce
."
•
Inserita
nell’
Antologia
della
I
Edizione
del
Premio
Lorenzo
D’Orsogna
con
le
poesie
“
Unicità
” e “
Malerba
”;
•
Classificata
al
terzo
posto
con
la
poesia
"
Plenilunio
incantato
"
nel
mese
di
dicembre
2017
nell’ambito
della
XX
Selezione
di
Poesia
"Giuseppe Porto" di Pianella (PE)
;
•
Menzione
d'Onore
ottenuta
con
la
poesia
"
In
un
dimenticatoio
di
orchidee
e
di
viole
"
nel
mese
di
settembre
2017,
nell’ambito
della
XXXII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
"Histonium
".
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:”
In
una
scrittura
nitida
e
appassionata
la
giovane
poetessa
utilizza
l'immagine
del
"vaso",
dove
per
timore
ha
tenuto
imprigionato
il
suo
"io
interiore
".
È
stato
sufficiente
un
piccolo
stimolo
a
credere
maggiormente
in
se
stessa
e
nelle
sue
potenzialità,
per
farle
assaporare
finalmente
voli azzurri di libertà”.
•
Inserita
nell’
Antologia
del
Festival
Dei
Due
Parchi
edizione
2017
,
con
la
poesia
“I
n
un
dimenticatoio di orchidee e di viole
”;
•
Menzione
Speciale
ottenuta
con
la
poesia
"
Eternamente
qui
"
nel
mese
di
febbraio
2017,
nell’ambito
del
Concorso
Internazionale
di
Poesia
"Una
poesia
per
Giulia
"
-
edizione
2016
(quarta biennale)
•
Menzione
d'Onore
ottenuta
con
la
poesia
"
Lunga
vita
alla
speranza
"
nel
mese
di
ottobre
2016,
nell’ambito
dell’
VIII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
"Patrizio
Graziani".
L’ardire di Pegaso
Aspra e insidiosa
quella cima che hai dovuto scalare
ingoiando frammenti di pareti sfregiate
dall’indifferenza di folle intimorite
da un’anima diversa
osteggiata e sommersa
da condanne ingiuste
di una società non disposta
ad accogliere ciò che si distacca
dalla convenzione imposta.
A te non bastava una pelle normale.
Avevi bisogno di ali per poterti elevare.
Così hai deciso di volare
laddove gli altri nemmeno osano immaginare.
In un dimenticatoio di orchidee e di
viole
Ho scoperchiato quel vaso gelosamente conservato
dove avevo il mio spirito a lungo imprigionato
in un dimenticatoio di orchidee e di viole
al riparo dalle carezze delle stelle e del sole
che rifiutavo per timore di non meritarmele
facendo un torto a chi voleva sinceramente donarmele.
Ora quel vaso di colpo s’è svelato
è vuoto perché il mio io l’ho ritrovato.
Era lì e non è mai scappato
aveva solo bisogno di essere stimolato
a credere nelle sue potenzialità.
Ora finalmente vola
assaporando l’agognata felicità.