Poesie
Oltre
alla
Pittura,
coltivo
la
mia
intensa
passione
per
la
Poesia
e
ho
pubblicato
una
silloge
intitolata
“
Accarezzando
l’ignoto
”,
che
abbraccia
tre
fasi
specifiche
del
cammino
esistenziale:
il
Tormento,
la
Consapevolezza
e
la
Rinascita.
Recentemente
ho
iniziato
a
partecipare
a
importanti
concorsi
letterari,
ottenendo
gratificanti
riconoscimenti
e
comparendo
in
diverse antologie
.
Premi conseguiti
•
Selezionata
con
il
racconto
inedito
«
La
Grande
Quercia
e
la
Farfalla
»
nel
concorso
letterario
nazionale
RuleDesigner
«Racconti
liberi»
-promosso
da
HISTORICA
Edizioni
2021.
•
Selezionata
con
la
poesia
"
Oltre
i
confini
del
sogno"
nell'ambito
del
concorso
nazionale
di
Poesia
Habere
Artem
-
22
Edizione
(tra
i
giurati
Alessandro
Quasimodo,
figlio
del
poeta
ermetico
e
premio
Nobel
Salvatore
Quasimodo).
•
Menzione
d’Onore
ottenuta
con
la
poesia
inedita
intitolata
“Anima
Indomita”
nell’ambito
della
XXXIII
Edizione
del
Premio
Nazionale di Poesia “Patrizio Graziani”.
•
Premio
Speciale
del
Presidente
ottenuto
con
la
Silloge
Inedita
intitolata
“Purosangue”
nell’ambito
della
XXXVI
Edizione
del
Premio
Nazionale di Poesia e Narrativa “Histonium”.
•
Attestato
di
Partecipazione
al
Concorso
di
Pittura Dantebus Bazart 2021.
•
Selezionata
per
la
Collana
di
Poesia
Contemporanea
“Isole”
vol.55
di
Dantebus
Edizioni.
In
aggiunta
la
recensione
critica
del
Comitato
Scientifico
di
Dantebus:
““La
poesia
di
Alessandra
Della
Quercia
non
teme
di
confrontarsi
con
le
verità
scomode
dell’esistenza
e
con
gli
aspetti
più
oscuri
della
vita.
L’io
lirico
dichiara
la
sua
vocazione
sin
dal
primo
componimento,
alle
soglie
di
questo
viaggio
conoscitivo:
la
libertà
è
la
forza
che
ispirerà
le
sue
parole
e
che
la
guiderà
nella
sua
ricerca
poetica,
la
libertà
tanto
di
azione
quanto
di
parola.
La
comunicazione
ricopre
qui
un
ruolo
fondamentale
facendosi
non
solo
semplice
strumento
ma
puro
oggetto
di
poesia.
È
proprio
nell’atto
sincero
di
comunicare
che
trova
pieno
compimento
lo
spirito,
finalmente
libero
di
scavare
nei
lati
più
profondi
e
scuri,
solitamente
nascosto
dietro
parole
di
circostanza
e
discorsi
vuoti.
La
poetica
di
Alessandra
ama
le
cose
semplici
ma
soprattutto
sincere,
accoglie
le
contraddizioni
che
compongono
l’animo
umano,
le
imperfezioni
che
contraddistingue
la
natura
di
ognuno,
persino
le
debolezze
che
temprano
gli
spiriti
apparentemente
più
fragili.
Il
tono
di
queste
poesie
è
gentile
ma
determinato,
non
ama
gli
imperativi
ma
si
affida
agli
infiniti
che
evocano
un’atmosfera
vagamente
oracolare.
Anche
la
misura
dei
componimenti
corrobora
questa
sensazione,
affidandosi
spesso
a
forme
brevi,
lapidarie
e
profetiche.
Ma
la
nostra
poetessa
non
si
appella
al
divino,
preferisce
il
mito
che
custodisce
già
il
destino
dell’uomo
libero,
condannato
a
sfide
impervie
e
sottoposto
a
prove insidiose.”
•
Premio
Speciale
Unico
per
l'Abruzzo
ottenuto
con
la
Silloge
Inedita
intitolata
"La
libellula
non
ha
un
padrone"
nell’ambito
della
XXXIV
Edizione
del
"Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
"Histonium.
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:"N
ella
Silloge
la
vita
appare
come
un
"volume
che
non
si
può
comprare"
e
che
ha
troppe
pagine
di
cui
non
possiamo
disfarci.
All'interno
di
questo
volume
alla
giovane
poetessa
piace
volteggiare
impunita
e
in
piena
libertà
come
una
"libellula
che
non
ha
padrone",
ingurgitare
"pillole
di
pensieri
estasianti",
rifiutando
"sentenze
di
sguardi
ignoranti"
e,
infine,
diventare
"guerriera"
con
un
sentimento
positivo
del
sé
contrapposto
ad
una realtà mediocre
".
•
Inserita
nell’
Antologia
della
II
Edizione
del
Premio
Lorenzo
D’Orsogna
con
la
poesia
“
L’incanto del sublime
”.
•
Segnalata
nell’ambito
della
XXI
Selezione
di
Poesie
“Giuseppe
Porto”
di
Pianella
,
con
la
poesia “
L’ardire di Pegaso
”:
•
Premio
Speciale
del
Presidente
ottenuto
con
la
poesia
“Orizzonti
di
rinascita”
nell’ambito
della
XXXIII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
“Histonium”
.
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:
"
Nei
versi,
intensamente
riflessivi,
la
poetessa
approfondisce
innanzitutto
le
difficoltà
e
le
paure
che
l'hanno
resa
"così
restia"
ad
esternare
la
ricchezza
di
valori
presente
nella
profondità
del
suo
cuore,
attraverso
la
quale
potrebbe
vincere
l'agonia
e
il
gelo
del
cammino
esistenziale.
Poi
lei
compie
una
virata
di
rinascita,
ritrovando
nelle
emozioni
"vive
e
potenti"
l'aiuto
più
efficace
per
spazzare
via
le
nubi
e
vivere
nella
pienezza
della luce
."
•
Inserita
nell’
Antologia
della
I
Edizione
del
Premio
Lorenzo
D’Orsogna
con
le
poesie
“
Unicità
” e “
Malerba
”;
•
Classificata
al
terzo
posto
con
la
poesia
"
Plenilunio
incantato
"
nel
mese
di
dicembre
2017
nell’ambito
della
XX
Selezione
di
Poesia
"Giuseppe Porto" di Pianella (PE)
;
•
Menzione
d'Onore
ottenuta
con
la
poesia
"
In
un
dimenticatoio
di
orchidee
e
di
viole
"
nel
mese
di
settembre
2017,
nell’ambito
della
XXXII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
e
Narrativa
"Histonium
".
In
aggiunta
il
giudizio
critico
del
Presidente
del
Premio,
l'Illustrissimo
Prof.
Luigi
Alfiero
Medea:”
In
una
scrittura
nitida
e
appassionata
la
giovane
poetessa
utilizza
l'immagine
del
"vaso",
dove
per
timore
ha
tenuto
imprigionato
il
suo
"io
interiore
".
È
stato
sufficiente
un
piccolo
stimolo
a
credere
maggiormente
in
se
stessa
e
nelle
sue
potenzialità,
per
farle
assaporare
finalmente
voli azzurri di libertà”.
•
Inserita
nell’
Antologia
del
Festival
Dei
Due
Parchi
edizione
2017
,
con
la
poesia
“I
n
un
dimenticatoio di orchidee e di viole
”;
•
Menzione
Speciale
ottenuta
con
la
poesia
"
Eternamente
qui
"
nel
mese
di
febbraio
2017,
nell’ambito
del
Concorso
Internazionale
di
Poesia
"Una
poesia
per
Giulia
"
-
edizione
2016
(quarta biennale)
•
Menzione
d'Onore
ottenuta
con
la
poesia
"
Lunga
vita
alla
speranza
"
nel
mese
di
ottobre
2016,
nell’ambito
dell’
VIII
Edizione
del
Premio
Nazionale
di
Poesia
"Patrizio
Graziani".
L’ardire di Pegaso
Aspra e insidiosa
quella cima che hai dovuto scalare
ingoiando frammenti di pareti sfregiate
dall’indifferenza di folle intimorite
da un’anima diversa
osteggiata e sommersa
da condanne ingiuste
di una società non disposta
ad accogliere ciò che si distacca
dalla convenzione imposta.
A te non bastava una pelle normale.
Avevi bisogno di ali per poterti elevare.
Così hai deciso di volare
laddove gli altri nemmeno osano immaginare.
In un dimenticatoio di orchidee e di viole
Ho scoperchiato quel vaso gelosamente conservato
dove avevo il mio spirito a lungo imprigionato
in un dimenticatoio di orchidee e di viole
al riparo dalle carezze delle stelle e del sole
che rifiutavo per timore di non meritarmele
facendo un torto a chi voleva sinceramente donarmele.
Ora quel vaso di colpo s’è svelato
è vuoto perché il mio io l’ho ritrovato.
Era lì e non è mai scappato
aveva solo bisogno di essere stimolato
a credere nelle sue potenzialità.
Ora finalmente vola
assaporando l’agognata felicità.